COMUNITA’ TERAPEUTICA RESIDENZIALE PER PERSONE CON PROBLEMI DI ALCOLDIPENDENZA
Programma intensivo e specialistico Cat. C
Sede San Giacomo, via San Giacomo, 17 (Entrata operativa Via Vo’ Dé Buffi, 19 Monselice – PD)

1. Servizio Residenziale di tipo C specialisitico
Ha come obiettivo generale l’accoglienza di persone, maschi o femmine, che hanno sviluppato una dipendenza dall’alcol per dar loro la possibilità di scegliere un cambiamento di stile di vita drug-free. L’accoglienza avviene in uno spazio che fino a pochi anni fa era un convento francescano; dal 2024 è divenuto uno spazio completamente ristrutturato. La casa è dotata di ambienti individuali, spazi condivisi, servizi, ed un’ampia area verde di proprietà.
La struttura è autorizzata all’esercizio e accreditata istituzionalmente dalla Regione Veneto per la gestione dell’Unità di Servizio “Alcol” Categoria C.
Gli operatori si prendono carico delle situazioni delle persone accolte secondo progetti individualizzati concordati con il richiedente, i servizi invianti e la famiglia, in un contesto affettivo-relazionale, regolato da principi normativi e fonte di momenti e spazi agevoli, e sicuri. Le persone partecipano secondo le loro possibilità alla gestione della vita quotidiana e della casa usufruendo di tutte le risorse educative e terapeutiche della comunità.
2. Rapporti con le famiglie
La Comunità San Francesco valorizza da sempre le risorse familiari, coinvolgendole quanto più possibile alle attività a loro rivolte (Comunità Famigliari, visite, accompagnamenti) ritenendo che l’impegno e la presenza delle famiglie d’origine sia necessario ed efficace a medio e lungo termine.
Le modalità e le misure dello stesso, sono programmate all’interno del progetto terapeutico individuale e rispettano le indicazioni dei servizi e delle autorità invianti. Ogni attività rivolta alla famiglia ha come finalità la sensibilizzazione all’impegno del gruppo, intesto come contesto capace di mantenere la motivazione al cambiamento di stile di vita; per questo motivo, tutto il sistema operativo sollecita le famiglie e gli ospiti ad accedere ai C.A.T dei propri territori, per poter consolidare tutti i progressi effettuati durante il percorso intensivo. Da oltre quarant’anni la Comunità adottando l’approccio ecologico e sociale prevede e investe attivamente sulle relazioni famigliari, proponendo la comunità famigliare bisettimanale e attivando colloqui individuali e sistemici.
3. Risorse Umane
L’equipe di lavoro è qualificata da una modalità di approccio integrato ed è composta da professionisti i cui titoli formativi e le esperienze nell’ambito delle dipendenze sono prescritti dagli standard della Legge Regionale 22 del 2002 e della DGR 84 del 2007.
L’équipe è costituita da:
- un Direttore Responsabile a tempo pieno ogni 30 utenti;
- uno psicologo a tempo pieno ogni 30 utenti;
- due psicoterapeuti a tempo ogni 30 utenti;
- sei operatori a tempo pieno ogni 30 utenti;
- un operatore notturno;
- un infermiere professionale a tempo parziale ogni 30 utenti;
- un amministrativo ogni 30 utenti;
- un supervisore;
- un medico specialista psichiatra o psichiatra con collaborazione di tipo ambulatoriale;
- un ippo-educatore a tempo parziale.
E’ previsto il coinvolgimento di Volontari, iscritti al Registro Volontari e supportati da sessioni formative volte a rendere consapevole la persona dell’ambiente peculiare in cui si trova a vivere la relazione di aiuto.
4. Orario
La comunità è operativa tutto l’anno, 24 ore al giorno. L’equipe educativa e terapeutica garantisce la copertura di tutto l’orario di presenza degli ospiti attuando un sistema di turnazione compresa la notte, nel rispetto dei contratti di lavoro del settore.
5. Partnership
Ogni inserimento viene deciso su richiesta del SerD competente che è titolare dell’intervento. Il progetto terapeutico individuale viene definito in accordo con il servizio e la persona ospite dall’equipe educativa-terapeutica della comunità che è titolare del progetto. L’Ente pubblico a cui compete per legge, l’assunzione della retta, è tenuto a far pervenire alla Comunità San Francesco il relativo impegno di spesa per l’assunzione della stessa. La durata del programma è abitualmente di 6 mesi che possono essere prorogati in accordo con i servizi invianti. Il servizio è operativo 24 h su 24 h, 7 giorni su 7. Il percorso terapeutico prevede 6 aree di intervento: Area Sanitaria, Area Terapeutica, Area Educativa, Area Legale e Area Socio Relazionale.
I volontari che desiderano collaborare con la Comunità, sono supportati da formazioni specifiche e inseriti all’interno di un Registro apposito, che norma la loro presenza e attività.
6. Costi
La retta residenziale standard prevista dalla Regione Veneto per l’annualità 2025 è costituita da 93.00 euro. Tale quota tiene conto dei costi gestionali e comprende vitto e alloggio.
7. Spese aggiuntive
I servizi aggiuntivi e straordinari (interventi odontoiatrici, farmaci, visite specialistiche non riconosciute dal SSN, tickets e similari) sono a carico dell’ospite o della sua famiglia e/o vengono concordati con il servizio inviante.
8. Accessibilità
Per quanto concerne il posto a disposizione, gli ospiti sono scelti tra i casi segnalati dai servizi territoriali. Per i casi che si rivolgono direttamente alla comunità questa si impegna, prima di ogni decisione, ad una pronta segnalazione ai servizi competenti per procedere all’individuazione di un progetto d’intervento.
Nel caso in cui ci sia una persona che non desidera avere un contatto con il servizio pubblico, la comunità nel rispetto dei diritti della persona, offre la possibilità di un rapporto diretto e con costo totalmente a carico del soggetto richiedente, con le stesse tariffe emanate dalla Regione Veneto (tale condizione però viene vagliata attentamente dai Responsabili, chiamati a definire il progetto in base anche alla prognosi e alla fattibilità del progetto che va sempre pensato a medio e lungo termine). In caso di disponibilità il SerD competente inoltra alla Comunità San Francesco una formale richiesta d’inserimento in comunità con la motivazione per la stessa e con una relazione il più possibile dettagliata sulla situazione psico-sociale e sanitaria della persona stessa. La valutazione dell’opportunità dell’accoglienza dell’ospite è svolta congiuntamente tra l’equipe della comunità e l’equipe del SerD richiedente sulla base della valutazione della situazione psicologica, esistenziale, sociale e sulle conformità delle risorse della comunità che si concretizza nel progetto terapeutico individualizzato.
I momenti dedicati alla famiglia prevedono la partecipazione a:
- la Riunione Famigliare “Comunità familiare” a cadenza quindicinale il sabato dalle 10.00 alle 11.30 nella Comunità San Giacomo.
- Colloqui famigliari individuali
- Le visite famigliari: ogni domenica dalle 15.00 alle 18.00.
La maggior parte degli interventi comunitari, ha matrice gruppale per consentire alla persona di allontanarsi dall’isolamento imposto dagli effetti delle sostanze. Lo spazio “altro” che si viene a creare, è fondamentale per costruire campi di possibilità relazionali, ini cui abituarsi in maniera progressiva a vedere e ad ascoltare cosa accade nel mondo. Le dinamiche che si attivano, sono funzionali nel sostenere la ripresa di una vita, spesso ridotta ad un rapporto uno a uno. I momenti gruppali sono diversi e hanno obiettivi che rispecchiano i progressi della persona:
- il gruppo di fase;
- la formazione alcologica;
- il gruppo psicoeducazionale;
- il gruppo tematico/specialistico di genere;
- il gruppo famigliare;
- la riunione generale;
- il gruppo di psicoterapia;
- il gruppo di monitoraggio dei rientri a casa;
- il gruppo di ippoeducazione/ergoterapia/ricreazionale, artistico; di movimento e culturale.
9. Il Programma Terapeutico Individualizzato (PTI).
Per ogni ospite accolto viene definito il Programma Terapeutico Individualizzato sulla base di un processo di valutazione diagnostica che prevede i seguenti punti:
- la Valutazione formale dei bisogni espressi dall’ospite: I bisogni espressi dall’ospite sono raccolti principalmente nella fase di inserimento nel corso dei colloqui realizzati con lo stesso e con i familiari e negli incontri preliminari e iniziali dell’accoglienza;
- L’assessment multiassiale effettuato dalla figura dello psicologo/psicoterapeuta che redige l’inquadramento psicodiagnostico che verrà poi condiviso con la persona e la rete dei servizi socio-sanitari rispettando rigorosamente la normativa Europea sulla tutela del dato (GDPR 2016-679).
Definizione degli obiettivi e delle azioni di intervento e verifica
Il programma terapeutico prevede la definizione di obiettivi, strumenti e della durata prevista del percorso residenziale per ciascuna ospite. Il progetto viene condiviso con la persona e la famiglia in colloqui specifici. Per ogni ospite il programma residenziale pur perseguendo obiettivi generali, tende ad articolarsi attraverso un percorso individualizzato capace di tenere conto della complessità che caratterizza la storia personale e la gravità del comportamento d’uso di sostanze psicotrope. Periodicamente il progetto viene verificato negli incontri di équipe e con il singolo ospite condividendo gli esiti dell’attività svolta e definendo ulteriori ed eventuali azioni di miglioramento.
L’uso dell’alcoltest e degli esami delle urine a random
Gli operatori sono tenuti a verificare l’eventuale uso di sostanze da parte degli ospiti tramite l’alcoltest e gli esami delle urine. Settimanalmente sono previsti a campione, anche verifiche nelle camere da letto, negli armadi e nelle borse.
Dimissioni
La comunità dimette una persona per:
- il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
- il raggiungimento del termine del tempo concordato;
- l’incompatibilità con il progetto terapeutico (assenza di adesione e motivazione al programma, insorgenza di gravi problematiche psichiche e sanitarie, pesante conflitto con gli altri ospiti e/o con l’equipe educativo terapeutica, introduzione di sostanze psicotrope).
In ognuno di questi casi si cercherà sempre di perseguire il bene della persona e della famiglia nella sua globalità. Questa delicata fase del percorso terapeutico sarà condivisa e coordinata tra l’equipe educativo terapeutica della comunità, l’equipe del servizio inviante, la persona e la famiglia.
In caso di dimissione per abbandono viene consegnata alla persona la propria terapia farmacologica e gli oggetti e documenti personali. La comunità è tenuta per legge a consegnare tutto quello che è stato affidato all’ospite e alla famiglia, nonostante possa ritenere pericolosa l’uscita non programmata e non condivisa. Vengono tempestivamente informate le persone autorizzate dall’ospite e il servizio di riferimento dell’interruzione del programma.
Servizio mensa
La sede di San Giacomo usufruisce del servizio mensa la cui preparazione dei pasti è affidata ad una ditta esterna che assicura un menù vario ed equilibrato. E’ garantita l’osservanza scrupolosa della normativa generale e specifica in materia di igiene e criteri e modalità di controllo predefiniti.
Sono previste diete individuali per ospiti con allergie e patologie alimentari.
Pulizie
Le pulizie degli ambienti sono quotidiane e affidate agli ospiti, guidati e monitorati dagli operatori dei vari gruppi di lavoro.
10. Gradimento delle prestazioni
Per conseguire gli obiettivi di miglioramento continuo, sollecitare l’osservazione e acquisire proposte sui servizi e prestazioni resi, la Comunità assume l’impegno di:
- rilevare il livello di gradimento da parte degli utenti dei servizi, dei famigliari, e dei committenti attraverso la somministrazione annuale di un questionario;
- analizzare le schede reclami;
- verificare periodicamente la soddisfazione degli operatori della struttura.
La comunità ha ottenuto da diversi anni la Certificazione Qualità secondo le norme UNI ENI ISO 9001:2015
Il livello di qualità è misurato dai seguenti indicatori oggettivi (anno 2024)
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giorni medi di attesa dalla data di richiesta all’inserimento in programma
30 gg
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percentuale annua di abbandoni/allontanamenti sul totale di ospiti in carico
9%
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percentuale annua di persone che sono ricadute
4%
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11. Reclami
La famiglia e i servizi sociali invianti hanno la possibilità di esprimere eventuali reclami rispetto ai servizi offerti dalla comunità. I reclami possono essere:
- Orali
- Scritti
- Telefonici
- Trasmessi via fax o per email
Possono essere rivolti al Direttore Responsabile, Al Direttore della Comunità, al Presidente della comunità, al singolo operatore.
La comunità garantisce una risposta da 48 ore ad un massimo di 15 giorni. Il presidente della comunità curerà la raccolta annuale dei reclami e relazionerà al Capitolo Direttivo.
Le azioni correttive e le decisioni comunque prese al riguardo saranno comunicate ai diretti interessati dal presidente della comunità per iscritto o verbalmente, secondo ciò che si ritiene più opportuno.
Tutti possono far pervenire con le stesse modalità suggerimenti, indicazioni, consigli per migliorare il nostro servizio.
12. Responsabilità e Referenti
Presidente dell’Associazione Comunità S. Francesco
- Nando Spimpolo
La Direttrice generale della Comunità e Amministratore Delegato
- Dott.ssa Monica De Angeli
Il Direttore Responsabile del Servizio Alcoldipendenti di tipo C
- Davide Cipresso
d.cipresso@comunitasanfrancesco.org
Recapiti
Telefonico: 0429/72114 – 349.5863125
e-mail:info@comunitasanfrancesco.org
